Quotes

BATTITI – RAI RADIO TRE (2009) "Una etichetta splendida e preziosa." (Pino Saulo)

IL GIORNALE DELLA MUSICA (2019) "Da oltre 25 anni Stefano Giust è il motore di Setola di Maiale, etichetta che documenta le musiche improvvisate italiane e del mondo. Agitatore della scena che in ogni modo (e tra tante difficoltà) resiste al conformismo dilagante e batterista instancabile e anti-retorico, Giust è un musicista con una visione." (Nazim Comunale)

NAZIM COMUNALE, GIORNALISTA (2019) "In un discorso sulle musiche non allineate, Setola di Maiale va citata e lodata, a meno di non soffrire di conformismo terminale, strabismo uditivo, renzite ingravescente o semplicemente mancanza d'immaginazione."

PERCORSI MUSICALI (2014) "Uno dei principali pregi della Setola di Maiale di Stefano Giust è quella di saper scegliere con criteri uniformi le tipologie di progetti che versano nell’ambiente apparentemente comatoso che interseca i mondi della libera improvvisazione, del jazz, dell’elettronica e della sperimentazione sonora. Si potrebbe parlare anche di gestione della musica non organica, quella che siamo abituati a scartare senza dargli nessuna possibilità. A prescindere dal raggiungimento di un’educazione musicale apposita, utile per apprezzare con efficace discernimento la varietà progettuale dei partecipanti, spesso basterebbe chiedersi quale possa essere il collegamento tra la musica e le idee e cercare dei possibili punti in comune." (Ettore Garzia)

PERCORSI MUSICALI (2017) "Il produttore più intelligente che abbiamo in Italia in questo momento: Stefano Giust." (Ettore Garzia)

PERCORSI MUSICALI (2019) "L’attuale disfacimento culturale è complice di un avvitamento che attanaglia anche il mondo musicale. In questa situazione, uno dei compiti ingrati di un discografico è quello di fornire resilienza in un contesto che si assottiglia in maniera severa: in casa Setola di Maiale, Stefano Giust ha portato avanti una coerenza che non si frantuma nemmeno di fronte ai più delittuosi tentativi della stampa di trascurare un’importante rubrica della musica contemporanea, quella in cui è necessario ascoltare e distinguere, imparare a riconoscere la verità dei contenuti e, in definitiva, comprendere l’arte che la sottende. In questo scenario va da sé che le scelte di Stefano vadano sostenute." (Ettore Garzia)

PERCORSI MUSICALI (2023) "Ciò che si intuisce con chiarezza è la coerenza degli intenti e il rifiuto di qualsiasi compromesso, elementi che ad un certo punto vengono supportati anche da una progressiva crescita di popolarità: ciò che all’inizio era un’espressione radicale e minuta si è oggi tramutata in enfasi programmatoria, un laboratorio di prodotti e musicisti che investono qualsiasi sub-settore della musica, tenendo alta la bandiera della qualità delle pubblicazioni grazie ad un lavoro di ascolto preventivo che Giust svolge con molto acume. Stefano non ama il parlare a vanvera o il brusio intellettuale, è un uomo che dietro una misurata timidezza nasconde un pensiero concreto, qualcosa che può vincere o avvilire qualsiasi posizione contraria." (Ettore Garzia).

IMPROVISED (2014) "I have to thank Free Jazz Blog for introducing me to the Italian musician-owned label Setola di Maiale, a musician’s collective started in 1993 by drummer Stefano Giust to document work in a high-quality format. Solos, duos, trios, quintets... are all represented, along with a variety of approaches from through-composed music to totally free." (Graig Premo)

IMPROVISED (2016) "Setola di Maiale continues to put out a steady stream of releases that combine some names you know with some you don’t, and are always challenging and worthwhile." (Craig Premo)

IMPROVISED (2019) "The Italian label Setola di Maiale is celebrating its 25th anniversary. Congratulations to Stefano Giust for his dedication to showcasing new music. Plus he does great graphic design work on the covers!" (Graig Premo)

ALTREMUSICHE (2013) "Setola di Maiale: il suono delle minoranze rumorose." "Propulsore di rivitalizzazione della scena italiana improvvisata e out-jazz." (Michele Coralli)

MUSICA JAZZ (2016) "La leggendaria etichetta italiana Setola di Maiale." (Alceste Ayroldi)

MUSICA JAZZ (2017) "Stefano Giust, venticinque anni contro tutte le convenzioni: Setola di Maiale, etichetta di musiche geniali, pure e anticonformiste sta per compiere un quarto di secolo..." (Sandro Cerini)

SANDRO CERINI, GIORNALISTA "Non parlo mai delle cose che ho scritto, ma sono molto felice che questa intervista (su Musica Jazz) abbia visto la luce, per Stefano, per la persona e il musicista che è, per il suo lavoro di produttore, per la sua capacità di immaginare scenari diversi dalla desolante situazione attuale... non ci arrendiamo!"

MELLOPHONIUM (2018) "Il coraggio di osare, di andare oltre, di non essere conformisti. Questo dovrebbe fare sempre il jazz, più in generale l’arte. Purtroppo, spesso, non è così. Ma come sempre, anche nella convenzionale Italia, ci sono delle eccezioni, delle isole anarchiche, dove poter sperimentare in libertà. Nel variegato e stimolante panorama delle etichette discografiche jazz, ad esempio, sul versante indipendente troviamo delle gradite sorprese come Setola di Maiale." (Marco Scolesi)

JAZZ'HALO (2019) "Respect for Stefano Giust and his group to maintain such standards in these times of commercial populism and to put creative idealism first." (Georges Tonla Briquet)

JAZZ'HALO (2020) "De Italiaanse drummer Stefano Giust (niet te verwarren met de gelijknamige saxofonist) zijn ideeën reiken verder dan alleen de muziek. Dat hij de non-conformistische wereld van de improvisatie koos om dit alles uit te werken is dan ook haast vanzelfsprekend. Hij is bovendien de drijvende kracht achter het label Setola Di Maiale." (Georges Tonla Briquet)

AMIRANI RECORDS (2012) "Setola di Maiale, the most prolific european avant-garde label, heroic presence and unmistakable reference for improvisation, experimental and advancend, talented projects from all over the world." (Gianni Mimmo)

ANDREA CENTAZZO, MUSICIAN (2019) "Stefano is one of the last intelligent producer around."

FREE FALL (2013) "Mi viene in mente solo un’altra etichetta che, coraggiosamente, negli anni ’70 propose un catalogo così impegnativo: la Ictus di Andrea Centazzo. Forse quelli erano altri anni, in cui la musica "creativa" e improvvisata era molto più ricercata e richiesta, al contrario di oggi. Quindi, un ulteriore merito per Setola di Maiale." (Maurizio Zorzi)

MARCO COLONNA, MUSICISTA (2018) "Ci sono etichette come Setola di Maiale che fungono da contenitore di una scena che, contro ogni tipo di svantaggio economico, è indefessa." (intervista su Il Manifesto)

CADENCE MAGAZINE (2020) "Completely unaware of the label, that has been in existence since 1993, I went to their website and found they have a catalogue of approximately 400 (!) releases. Most of the artists are Italian and mostly unknown to this writer. However, dotted through their discography are names like Taylor Ho Bynum, Vinny Golia, Tobias Delius, Fred Frith a/o as members of improvising ensembles. It’s an notable achievement. Obviously 25 years of doing this and accumulating such a catalogue deserves acknowledgement and celebration." (Robert Iannapollo)

SOLAR IPSE (2019) "Stefano Giust è una figura chiave di quell’underground che resiste e pensa nonostante tutto." (Loris Zecchin)

CHITARRA E DINTORNI-NUOVE MUSICHE (2014) "Those who follow my blog know my "affection" towards Setola di Maiale, Italian independent label whom, thanks to the consistent efforts of his founder Stefano Giust, from over twenty-years is devoted to improvisation and the more free and independent musical thoughts." (Andrea Aguzzi)

NIEUWE NOTEN (2021) "Setola di Maiale is one of the most authoritative labels in terms of free improvisation in Italy." (Ben Taffijn)

THE NEW NOISE (2018) "Stefano Giust è un puro. È batterista e instancabile deus ex machina di Setola di Maiale, un’etichetta dedita da un quarto di secolo all’improvvisazione nelle sue svariate forme, forte oramai di un catalogo davvero nutrito e di una coerenza e di un’apertura mentale ammirevoli." (Nazim Comunale)

AUDIODROME "È impressionante quanta buona musica riesca a pubblicare/produrre Giust, e quanto sia alternativo a tutti i circuiti." (Fabrizio Garau)

TARAN'Z FREE JAZZ HOUR (2011) "A wonderful Italian record label!" (Mr. Taran)

IMPROJAZZ / ORYNX-IMPROV'ANDSOUNDS (2009) "Ce label Setola di Maiale dirigé par le percussionniste Stefano Giust documente exclusivement la face la moins visible de la scène italienne avec une productivité et une diversité étonnantes. Depuis 1993, plus de 150 cédés avec un nombre incalculable d’artistes locaux et parmi eux très peu de personnalités en vue. Considérant les difficultés dans lesquelles se débat cette scène très active, mais sans moyens comparables à certains pays voisins (France, Suisse, Autriche), le travail de Stefano Giust est tout bonnement miraculeux. Je donne dix sur dix pour le label Setola di Maiale, sans doute un des deux ou trois labels les plus incontournables de la péninsule au catalogue exponentiel recelant des choses excellentes." (Jean-Michel Van Schouwburg)

ORYNX-IMPROV'ANDSOUNDS (2015) "Conosco molto bene il mondo delle label d’improvvisazione e non esiste una label così, con tante uscite focalizzate sulla scena e con questa grande diversità di stili e di progetti. Nessun’altra! E quando si sa che non è aiutata da finanziamenti statali, è veramente un miracolo. Conosco tanti artisti che hanno l’attitudine estetica radicale ma con un comportamento opportunista/mercantile… Setola di Maiale ha una posizione veramente radicale per il suo fare sociale e culturale." (Jean-Michel Van Schouwburg)

ORYNX-IMPROV'ANDSOUNDS (2020) "La marque italienne Setola di Maiale s’est mué en label «s.o.s.» qui accueille des projets originaux de toute provenance, même celles extérieures au milieu transalpin de la scène marginale des musiques expérimentales et improvisées dont Setola di Maiale est devenu la plateforme la plus importante, quantitativement et aussi qualitativement." (Jean-Michel Van Schouwburg)

ORYNX-IMPROV'ANDSOUNDS (2021) "Vu le volume de ses publications et la quantité de travail que cela implique, Stefano Giust est sûrement l’improvisateur européen qui consacre le plus de son temps personnel aux autres musiciens. Cela fait de lui une personnalité aussi incontournable que John Russell avec son Mopomoso, Eddie Prévost (Matchless) ou Evan Parker et tous ces musiciens qui gèrent des venues et sans qui cette scène improvisée n’existerait pas." "Une attitude de camarade solidaire de la cause plutôt que d’une direction artistique élitiste spécialisée. Sans doute, un des personnes les plus généreuses, enthousiastes et désintéressées qui existent dans la scène internationale." (Jean-Michel Van Schouwburg)

SOWHAT (2021) "Setola di Maiale: etichetta pregevole."

A/RIVISTA ANARCHICA (2000) "Setola di Maiale: tutta la faccenda è tenuta in piedi dall’ostinazione di Stefano Giust, che riesce a trasformare nel tempo questa non-organizzazione in un bel catalogo di materiali, ricco di tanti titoli diffusi secondo la più estrema accezione di autogestione e cioè assolutamente al di fuori del giro commerciale dei negozi. Pesta duro, Stefano, e pesta strano." (Marco Pandin)

JAZZ-IT (2002) "Setola di Maiale è un laboratorio di libera coagulazione che opera nella più totale libertà creativa e gestionale: così si presenta il catalogo di questa iniziativa animata da Stefano Giust, musicista con anni spesi bene tra rock sperimentale, free music ed elettronica; musiche cariche di vitalità, poliformi e assai poco rassicuranti, dove invenzione e condivisione sono elementi costitutivi." (Flavio Massarutto)

ALIAS-IL MANIFESTO (2003) "Setola di Maiale, punto di riferimento irrinunciabile della free music nazionale e oltre." (Flavio Massarutto)

SANDS-ZINE (2006) "Credo che un piccolo pezzo estrapolato dalla biografia di Giust dovrebbe automaticamente destare l’interesse di un qualsiasi appassionato di musica, ma se la pillola non bastasse ancora credo che sia utile sapere che il nostro è il boss di Setola di Maiale." (Andrea Ferraris)

SUCCO ACIDO (2003) "Setola di Maiale è una realtà che necessariamente doveva esistere in un panorama sonoro così falso come quello esistente tra molte delle tante etichette italiane. Ma va oltre il concetto di etichetta discografica, ed è questo il suo punto di forza, risultando così come una bacheca artistico-sonora rappresentante i progetti di tanti che della inusuale musica ne fanno una necessità vitale." (Francesco Calandrino)

TALADRO (2006) "Música subterránea para quienes creen que no existe lo subterráneo." (Juan Antonio Rotuno)

BLOWUP (2020) "Setola di Maiale: etichetta fondamentale." (Dionisio Capuano)

KATHODIK (2008) "Setola di Maiale si contraddistingue come una delle etichette indipendenti più policrome, costanti e coerenti del panorama nostrano e non." (Sergio Eletto)

KATHODIK (2017) "La benemerita etichetta italiana Setola di Maiale è attiva dal 1993 nella ricerca musicale, nell’ambito della sperimentazione e dell’improvvisazione." (Marco Carcasi)

MUSICOLOGI (2006) "Oramai una realtà consolidata della musica indipendente. Setola di Maiale ha dato spazio a quei musicisti ricchi di inventiva che non trovano spazio nei circuiti commerciali. Basta dare un’occhiata al ricco catalogo per rendersene conto e se qualcuno potrebbe obiettare che quantità non rende qualità, si legga i nomi dei musicisti." (Paolo Bomben)

SENTIRE-ASCOLTARE (2008) "Ci piace pensare a Setola di Maiale come ad una rete di conoscenze basata sull’interscambio culturale, sulla circolarità dell’informazione, sul dialogare in direzione ostinatamente orizzontale. È così che va, da quando Stefano Giust decide di gestire in splendida, autarchica solitudine, musica non interessata al vendere ma al ricercare." (Vincenzo Santarcangelo)

ENRICO MERLIN, MUSICISTA E MUSICOLOGO "...L’etichetta di un (da me) stimatissimo soggetto, attivista culturale e disallineato, Stefano Giust, ovvero la mitica Setola di Maiale..."

SODAPOP "Setola di Maiale oggi più che mai si rivela tra le più intelligenti e coraggiose etichette nostrane, ma non solo." (Marco Giorcelli)

JAZZ-WORD (2009) "With the proliferation of mass communication devices – specifically but not exclusively the Internet and its ancillary cousins – improvisers who in the past would be experimenting in isolation now find their advances affected by far-away players with similar ideas. Partially because of this information flow, a network of non-mainstream collaborative groups has developed and thrived. While it’s the nature of modernity that major centres such as Berlin, New York, London, Toronto or Paris still attract the majority of committed improvisers, healthy scenes are visible just about everywhere. Most deserve more exposure. These discs on the DIY Setola di Maiale label showcase notable instances." (Ken Waxman)

IMPROVISING BEINGS (2015) "This is one of the most vital label nowadays. And of course it receives no praise… Actually this is a catalog that is totally on par with other "famous" labels or mine for all I know. And sometimes it has more sheer true improv/research/genre bending music than the others. It’s just so damn impossible to get exposure these day… makes me really angry. I think we are true warriors here, but the war sometimes leaves deep, deep scars. But again, the battle is not lost and I count on Setola di Maiale to continue the fight in the meantime." (Palomo Julien)

PHILIP CORNER, COMPOSER (2015) "Fantastic, incredible label!"

CENTRO D'ARTE DI PADOVA (2020) "Con la creazione dell’etichetta discografica Setola di Maiale, attiva da oltre vent’anni, Stefano Giust ha contribuito in materia determinante a disegnare i contorni di una scena, quella dell’improvvisazione libera in Italia, che si è rivelata da subito ricca di sorprese, e che continua a stupire per quantità e qualità di proposte. Ben presto lo sguardo si è ampliato fino ad abbracciare la scena europea e internazionale, ed oggi il catalogo affianca musicisti affermati (uno su tutti, il maestro Evan Parker, con il quale Giust ha registrato il bellissimo Live at Angelica 2018) ad esordienti assoluti, in uno spirito di democratica condivisione connaturato alla natura stessa della libera improvvisazione." (Nicola Negri)