BUSHIDO
MARCO COLONNA (Marco Colonna, Alberto Masala)
SOLD OUT
CDr + libretto 20 pagine con poesie di Alberto Masala
Marco Colonna _ sax baritono
Musica per sax baritono. L'album racchiude diciotto brani, dei quali undici scritti appositamente da altrettanti musicisti e compositori; otto pezzi sono scritti dallo stesso Marco. Marco Colonna è un polistrumentista, specializzato nei clarinetti ed è tra i più attivi musicisti italiani, tante sono le sue attività concertistiche e discografiche. Non solo, la sua attività è anche presa di coscienza dell'auto-determinazione, inclinazione questa, di ogni spirito libero. Il disco è presentato insieme ad un libricino di venti pagine con le poesie di Alberto Masala, una per ciascuna composizione. In esso vi è una presentazione al disco, dello stesso Marco: "Il Bushido è la via del samurai, del guerriero. Ed il guerriero esiste nello spirito della sua spada. La pratica è condotta morale, anelito e conquista dell’eccellenza, e diviene etica politica nel rapporto che il guerriero ha verso l’esterno. Il 30 marzo 2016 il suicidio di un amico ha scatenato in me il pensiero incessante di suonare il baritono di nuovo. Quella voce nella testa risuonava come una campana, prima di dormire, al risveglio, durante il pasto e i giochi con i miei figli. Fra le lacrime e i sorrisi di una veglia funebre che non finisce e non si esaurisce. Come in un ciclo la stessa voce parlava nella mia testa nel periodo in cui, riprendendo la mia vita in mano dopo un brutto incidente, comprendevo la pratica e la innalzavo a strumento di costruzione mentale e fisica. Una sorta di richiamata alle armi, dopo anni di concentrazione quasi esclusiva sui clarinetti, e di frequentazioni inebrianti dal punto di vista artistico. Chiamata in un momento importante, in cui la necessità di sintesi artistica, di creazione linguistica e sintattica era arrivata ad un punto in cui identità, ricerca, interpretazione avevano bisogno di un salto di qualità, di lasciare dietro molti orpelli che ancora stringevano le maglie della mia espressività. Non a caso il perfezionamento di uno strumento grafico di composizione, naturale evoluzione e sintesi dello strumento sintattico utilizzato da quasi dieci anni, è il “tool” principale delle mie composizioni per questo lavoro. La suite Bushido che si dipana attraverso tutto il repertorio e si divide in sette parti fondamentali, è la colonna vertebrale del lavoro. In cui la pratica strumentale cerca di evolvere a pratica mentale, a vero strumento di conoscenza e ispirazione. Ma non c’è guerriero senza rapporto con l’esterno. E qui la pratica diventa “etica” sociale. Aprirsi verso gli strumenti compositivi di altre entità, che fanno parte della mia comunità e che costituiscono un gruppo variegato transgenerazionale e transculturale, è simbolo di apertura e identità culturale. È una volontà di essere anche strumento catalizzatore e amplificatore delle necessità espressive di una resistenza culturale vera e combattiva. Con la voce che mi rappresenta, attraverso la mia pratica e il mio studio interpretativo, attraverso la mia spada e la mia condotta. Il lavoro si chiude con A Long Journey. La dedica al mio fratello che ha scelto di andarsene. Nelle parole di una poesia di Fujiwara No Teika. "Pur essendo separati /non allontanare il tuo cuore /D’ora in poi affronterò un lungo viaggio /e percorrerò /molti sentieri di montagna". Questo album segna anche una bella collaborazione tra Setola di Maiale, Amirani Records (etichetta di Gianni Mimmo) e Fonterossa Records (etichetta di Silvia Bolognesi).
Per maggiori informazioni: www.marcocolonna.com
"(...) Questo disco è uno dei migliori album del 2017" per Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
"(...) Sull’importanza di Colonna per l’attuale quadro della musica creativa italiana ci si è già dilungati su queste pagine (e in tempi non sospetti), tentando di descrivere l’inesauribile vitalità dell’artista, nelle molte forme che essa assume, ivi inclusa, con forza espressiva e significante tutt’altro che secondaria, quella della performances in solo. Sia perciò consentita l’elisione di rituali e formule di riepilogo, che suonerebbero come semplici fumisterie, atteso che il fenomeno-Colonna forma oggi oggetto di giusta cronaca. Il presente album, tuttavia, ne conferma la proiezione verso un fare febbrile, di encomiabile coerenza, che inizia a porsi al centro di processi di agglutinazione culturale che ne evidenziano la grande maturità e trascendono la dimensione puramente personale. Il ritorno al sax baritono viene celebrato attraverso la donazione di dieci autori, sodali, quasi compagni d’armi in un’ideale battaglia culturale (Massaro, Bolognesi, Colombo Taccani, Lenoci, De Mattia, Cesselli, Del Piano, D’Amico, Incontrera e Colombo). I dieci bozzetti sono interpolati, cuciti e ridotti a unità dalla suite eponima in otto parti, opera di Colonna. Un libriccino riporta le liriche scolpite del poeta Alberto Masala, stabilmente coinvolto da Colonna in readings di grande pregnanza. Né può sfuggire la circostanza della concomitante produzione dell’opera per effetto di una precisa confluenza di intenti fra le tre maggiori realtà della musica italiana di libera improvvisazione e i rispettivi titolari, non casualmente tutti già artisticamente legatisi al solista (Stefano Giust, Silvia Bolognesi e Gianni Mimmo). Il progetto è assolutamente centrale, e si fa baricentro tra visioni artistiche diverse e polisemiche, tra diverse generazioni di musicisti-compositori-improvvisatori, tuttavia riportate in forma unitaria come in un bilanciato dialogo. Questa è la prima dirompente ragione, prettamente culturale, che impone l’album come un oggetto unico. Le altre, più propriamente artistiche, o legate allo sviluppo di un linguaggio e di una tecnica funzionale, sono, come detto, già ampiamente storicizzate. Ma l’opera potrà essere occasione di disvelamento per chi ancora (colpevolmente) le ignori." Sandro Cerini, Musica Jazz, 2017.
"(...) Sarebbe fruttuoso invitare i lettori di questa recensione alla consultazione della pagina facebook di Marco Colonna, e cercare i suoi sketches mattutini, in cui mette a disposizione di tutti le sue eclettiche esercitazioni, quel mettere in pratica le proprie costruzioni mentali e fisiche; si può avere l'impressione di avere davanti un nuovo Roland Kirk dei fiati. E' un lavoro da grandi quello di Colonna, un alveolo di creatività che si lega alla sua vulcanica attività e ad un impegno che non manca nemmeno in Bushido. Questo lavoro è importante perché si può considerare un pò la summa del suo attuale pensiero, nonostante sia un lavoro totalmente suonato al sax baritono invece che al clarinetto, quasi sempre luogo da lui privilegiato; Bushido è un'opera d'arte in tutti i sensi, pensata per un collegamento interdisciplinare con i dipinti e la poesia, che ha già una valenza immediata in sede musicale, poiché raccoglie lo "spirito" di resistenza che in tante parti d'Italia sta tenendo intatta un certo tipo di cultura. E' una comunità di artisti, scrittori, poeti, etc. che si riconosce in un ideale di mantenimento, che non si rassegna all'abulia che percorre la creatività odierna, preoccupata di dover canalizzare le proprie prerogative nei rivoli della decadenza culturale. In Bushido, la propensione del "guerriero" moralizzante (che penso di aver già individuato in miei precedenti interventi) viene integrata da abbinabili camei e preziosi camerali donati da compositori e musicisti italiani, artisti con i quali Colonna ha costituito negli anni un collante ideologico: si va da Giorgio Colombo Taccani ad Eugenio Colombo, da Massimo De Mattia a Gianni Lenoci, da Roberto Del Piano a Jacopo D'Amico, da Francesco Nurra a Silvia Bolognesi, arrivando a Francesco Massaro e Marie Incontrera; sulla condizione di arrivo di Bushido bussa alla porta il frutto dall'esperienza da caffè letterario fatta con il poeta Alberto Masala, le cui massime si trovano nel libretto annesso; in Bushido si è deciso di recedere però dal reading (i due si esibiscono spesso con questa modalità) e lasciare un puro e illimitato spazio immaginativo all'ascoltatore. Lascio al vostro, immediato buon senso, il riconoscimento del valore altissimo di Bushido (possibilmente con un equivalente immediato acquisto), poiché il tenore generale che si riscontra, segue una rotta che solo i coraggiosi hanno intrapreso: è coraggioso perché è un signor lavoro da baritono solista (il rapporto fatelo con i pochi, grandi dell'improvvisazione che avevano sufficienti idee da esporre in un'esperienza solistica), è coraggioso perché intercetta la problematica della continuità nel tempo della musica che ascoltiamo (creare un flusso che sia informato dal punto di vista della tecnica e delle emozioni), è coraggioso perché, con naturalezza, parla di noi (orgogli, virilità, passioni e sogni)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
01 _ GI (Integrity) [Marco Colonna]
02 _ Dragonfly [Francesco Massaro]
03 _ Ho sognato di un villaggio [Silvia Bolognesi]
04 _ REI (respect) [Marco Colonna]
05 _ Blank after Blank [Giorgio Colombo Taccani]
06 _ Colonna (a Marco) [Gianni Lenoci]
07 _ CHU (duty and loyalty) [Marco Colonna]
08 _ Il sogno di una cosa [Massimo De Mattia / Bruno Cesselli]
09 _ TDS [Roberto Del Piano]
10 _ MEIYO (honor) [Marco Colonna]
11 _ Lontananza [Jacopo D'Amico]
12 _ The Dragon Unite Us All!!! [Marie Incontrera]
13 _ JIN (compassion) [Marco Colonna]
14 _ MEDITATION (The Outcasts of the World) [Francesco Nurra]
15 _ MAKOTO (honesty and sincerity) [Marco Colonna]
16 _ YU (heroic courage) [Marco Colonna]
17 _ Altre ragioni delle balene [Eugenio Colombo]
18 _ A long journey (dedicated to Francesco Rosato on a poem of Fujiwara No Teika) [Marco Colonna]
(C) + (P) 2017
SOLD OUT
CDr + 20 pages booklet with poems by Alberto Masala
Marco Colonna _ baritone sax
Music for baritone sax. The album contains eighteen songs: eleven are written by as many musicians and composers; eight are written by the same Marco. Marco Colonna is a multi-instrumentalist, specializing in clarinets and is one of the most active Italian musicians, many are his concerts and record activities. Not only that, his business is also taken from self-determination consciousness, inclination of every free spirit. The work here is presented along with a booklet of twenty pages with poems by Alberto Masala, one for each composition.
This album is a nice collaboration between Setola di Maiale, Amirani Records (Gianni Mimmo's label) and Fonterossa Records (Silvia Bolognesi's label).
For more information: www.marcocolonna.com
"(...) This album is one of the best 2017's release" for Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
"(...) Sull’importanza di Colonna per l’attuale quadro della musica creativa italiana ci si è già dilungati su queste pagine (e in tempi non sospetti), tentando di descrivere l’inesauribile vitalità dell’artista, nelle molte forme che essa assume, ivi inclusa, con forza espressiva e significante tutt’altro che secondaria, quella della performances in solo. Sia perciò consentita l’elisione di rituali e formule di riepilogo, che suonerebbero come semplici fumisterie, atteso che il fenomeno-Colonna forma oggi oggetto di giusta cronaca. Il presente album, tuttavia, ne conferma la proiezione verso un fare febbrile, di encomiabile coerenza, che inizia a porsi al centro di processi di agglutinazione culturale che ne evidenziano la grande maturità e trascendono la dimensione puramente personale. Il ritorno al sax baritono viene celebrato attraverso la donazione di dieci autori, sodali, quasi compagni d’armi in un’ideale battaglia culturale (Massaro, Bolognesi, Colombo Taccani, Lenoci, De Mattia, Cesselli, Del Piano, D’Amico, Incontrera e Colombo). I dieci bozzetti sono interpolati, cuciti e ridotti a unità dalla suite eponima in otto parti, opera di Colonna. Un libriccino riporta le liriche scolpite del poeta Alberto Masala, stabilmente coinvolto da Colonna in readings di grande pregnanza. Né può sfuggire la circostanza della concomitante produzione dell’opera per effetto di una precisa confluenza di intenti fra le tre maggiori realtà della musica italiana di libera improvvisazione e i rispettivi titolari, non casualmente tutti già artisticamente legatisi al solista (Stefano Giust, Silvia Bolognesi e Gianni Mimmo). Il progetto è assolutamente centrale, e si fa baricentro tra visioni artistiche diverse e polisemiche, tra diverse generazioni di musicisti-compositori-improvvisatori, tuttavia riportate in forma unitaria come in un bilanciato dialogo. Questa è la prima dirompente ragione, prettamente culturale, che impone l’album come un oggetto unico. Le altre, più propriamente artistiche, o legate allo sviluppo di un linguaggio e di una tecnica funzionale, sono, come detto, già ampiamente storicizzate. Ma l’opera potrà essere occasione di disvelamento per chi ancora (colpevolmente) le ignori." Sandro Cerini, Musica Jazz, 2017.
"(...) Sarebbe fruttuoso invitare i lettori di questa recensione alla consultazione della pagina facebook di Marco Colonna, e cercare i suoi sketches mattutini, in cui mette a disposizione di tutti le sue eclettiche esercitazioni, quel mettere in pratica le proprie costruzioni mentali e fisiche; si può avere l'impressione di avere davanti un nuovo Roland Kirk dei fiati. E' un lavoro da grandi quello di Colonna, un alveolo di creatività che si lega alla sua vulcanica attività e ad un impegno che non manca nemmeno in Bushido. Questo lavoro è importante perché si può considerare un pò la summa del suo attuale pensiero, nonostante sia un lavoro totalmente suonato al sax baritono invece che al clarinetto, quasi sempre luogo da lui privilegiato; Bushido è un'opera d'arte in tutti i sensi, pensata per un collegamento interdisciplinare con i dipinti e la poesia, che ha già una valenza immediata in sede musicale, poiché raccoglie lo "spirito" di resistenza che in tante parti d'Italia sta tenendo intatta un certo tipo di cultura. E' una comunità di artisti, scrittori, poeti, etc. che si riconosce in un ideale di mantenimento, che non si rassegna all'abulia che percorre la creatività odierna, preoccupata di dover canalizzare le proprie prerogative nei rivoli della decadenza culturale. In Bushido, la propensione del "guerriero" moralizzante (che penso di aver già individuato in miei precedenti interventi) viene integrata da abbinabili camei e preziosi camerali donati da compositori e musicisti italiani, artisti con i quali Colonna ha costituito negli anni un collante ideologico: si va da Giorgio Colombo Taccani ad Eugenio Colombo, da Massimo De Mattia a Gianni Lenoci, da Roberto Del Piano a Jacopo D'Amico, da Francesco Nurra a Silvia Bolognesi, arrivando a Francesco Massaro e Marie Incontrera; sulla condizione di arrivo di Bushido bussa alla porta il frutto dall'esperienza da caffè letterario fatta con il poeta Alberto Masala, le cui massime si trovano nel libretto annesso; in Bushido si è deciso di recedere però dal reading (i due si esibiscono spesso con questa modalità) e lasciare un puro e illimitato spazio immaginativo all'ascoltatore. Lascio al vostro, immediato buon senso, il riconoscimento del valore altissimo di Bushido (possibilmente con un equivalente immediato acquisto), poiché il tenore generale che si riscontra, segue una rotta che solo i coraggiosi hanno intrapreso: è coraggioso perché è un signor lavoro da baritono solista (il rapporto fatelo con i pochi, grandi dell'improvvisazione che avevano sufficienti idee da esporre in un'esperienza solistica), è coraggioso perché intercetta la problematica della continuità nel tempo della musica che ascoltiamo (creare un flusso che sia informato dal punto di vista della tecnica e delle emozioni), è coraggioso perché, con naturalezza, parla di noi (orgogli, virilità, passioni e sogni)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
01 _ GI (Integrity) [Marco Colonna]
02 _ Dragonfly [Francesco Massaro]
03 _ Ho sognato di un villaggio [Silvia Bolognesi]
04 _ REI (respect) [Marco Colonna]
05 _ Blank after Blank [Giorgio Colombo Taccani]
06 _ Colonna (a Marco) [Gianni Lenoci]
07 _ CHU (duty and loyalty) [Marco Colonna]
08 _ Il sogno di una cosa [Massimo De Mattia / Bruno Cesselli]
09 _ TDS [Roberto Del Piano]
10 _ MEIYO (honor) [Marco Colonna]
11 _ Lontananza [Jacopo D'Amico]
12 _ The Dragon Unite Us All!!! [Marie Incontrera]
13 _ JIN (compassion) [Marco Colonna]
14 _ MEDITATION (The Outcasts of the World) [Francesco Nurra]
15 _ MAKOTO (honesty and sincerity) [Marco Colonna]
16 _ YU (heroic courage) [Marco Colonna]
17 _ Altre ragioni delle balene [Eugenio Colombo]
18 _ A long journey (dedicated to Francesco Rosato on a poem of Fujiwara No Teika) [Marco Colonna]
(C) + (P) 2017