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  1. SM550
  2. SM540
  3. SM530

NEW VEXATIONS

STEFANO GIUST
SOLD OUT

Stefano Giust _ lettore/registratore cd _ giradischi _ dischi _ nastro magnetico _ elettronica

Questo disco è costituito interamente da loops creati campionando (registrando) delle parti su cdr e fatti poi risuonare selezionando "repeat" dal lettore: questi loops così generati sono stati in seguito registrati su multitraccia e manipolati in maniera volutamente grezza. Registrato nel maggio 2000, questo disco presenta quattro brani di elettronica poverissima. Il titolo vuole solamente ricordare un pezzo della "musique d'ameublement" di Erik Satie, "Vexations", scritto nel 1893 o forse nel 1895, e costituito da un unico motivo per piano ripetuto 840 volte. Fu eseguito integralmente per la prima volta nel '63 a N.Y.C. sotto la direzione di John Cage che insieme ad altri undici pianisti si sono alternati per le diciotto ore e quaranta minuti circa della sua durata. Ventidue persone paganti, ma anche sei critici musicali del New York Times! Probabilmente questo è il primo esempio musicale occidentale di musica minimale.

"(...) Viene usata l'elettronica ma senza luccichii dell'hi-tech, piuttosto si tende a servirsi della tecnologia per lavorare sul suono e renderlo paradossalmente più materico, più concreto, guardando alle possibilità creative e autoproduttive offerte dalle macchine." Flavio Massarutto, Jazz-It/Italian Jazz Magazine n.13.

01 _ Musica elettronica poverissima n.1/1 21:13
02 _ Musica elettronica poverissima n.2/1 14:02
03 _ Musica elettronica poverissima n.2/2 9:42
04 _ Musica elettronica poverissima n.3/1 4:13

(C) + (P) 2000
SOLD OUT

Stefano Giust _ cd recorder _ turntable _ records _ tapes _ electronics

Very poor electronic music, recorded on May 2000. The album's idea was based on the possibility offer by one compact disc audio recorder/player.

"(...) Viene usata l'elettronica ma senza luccichii dell'hi-tech, piuttosto si tende a servirsi della tecnologia per lavorare sul suono e renderlo paradossalmente più materico, più concreto, guardando alle possibilità creative e autoproduttive offerte dalle macchine." Flavio Massarutto, Jazz-It/Italian Jazz Magazine n.13.

01 _ Musica elettronica poverissima n.1/1 21:13
02 _ Musica elettronica poverissima n.2/1 14:02
03 _ Musica elettronica poverissima n.2/2 9:42
04 _ Musica elettronica poverissima n.3/1 4:13

(C) + (P) 2000

NEW VEXATIONS

STEFANO GIUST
SOLD OUT

Stefano Giust _ lettore/registratore cd _ giradischi _ dischi _ nastro magnetico _ elettronica

Questo disco è costituito interamente da loops creati campionando (registrando) delle parti su cdr e fatti poi risuonare selezionando "repeat" dal lettore: questi loops così generati sono stati in seguito registrati su multitraccia e manipolati in maniera volutamente grezza. Registrato nel maggio 2000, questo disco presenta quattro brani di elettronica poverissima. Il titolo vuole solamente ricordare un pezzo della "musique d'ameublement" di Erik Satie, "Vexations", scritto nel 1893 o forse nel 1895, e costituito da un unico motivo per piano ripetuto 840 volte. Fu eseguito integralmente per la prima volta nel '63 a N.Y.C. sotto la direzione di John Cage che insieme ad altri undici pianisti si sono alternati per le diciotto ore e quaranta minuti circa della sua durata. Ventidue persone paganti, ma anche sei critici musicali del New York Times! Probabilmente questo è il primo esempio musicale occidentale di musica minimale.

"(...) Viene usata l'elettronica ma senza luccichii dell'hi-tech, piuttosto si tende a servirsi della tecnologia per lavorare sul suono e renderlo paradossalmente più materico, più concreto, guardando alle possibilità creative e autoproduttive offerte dalle macchine." Flavio Massarutto, Jazz-It/Italian Jazz Magazine n.13.

01 _ Musica elettronica poverissima n.1/1 21:13
02 _ Musica elettronica poverissima n.2/1 14:02
03 _ Musica elettronica poverissima n.2/2 9:42
04 _ Musica elettronica poverissima n.3/1 4:13

(C) + (P) 2000
SOLD OUT

Stefano Giust _ cd recorder _ turntable _ records _ tapes _ electronics

Very poor electronic music, recorded on May 2000. The album's idea was based on the possibility offer by one compact disc audio recorder/player.

"(...) Viene usata l'elettronica ma senza luccichii dell'hi-tech, piuttosto si tende a servirsi della tecnologia per lavorare sul suono e renderlo paradossalmente più materico, più concreto, guardando alle possibilità creative e autoproduttive offerte dalle macchine." Flavio Massarutto, Jazz-It/Italian Jazz Magazine n.13.

01 _ Musica elettronica poverissima n.1/1 21:13
02 _ Musica elettronica poverissima n.2/1 14:02
03 _ Musica elettronica poverissima n.2/2 9:42
04 _ Musica elettronica poverissima n.3/1 4:13

(C) + (P) 2000

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