KLANG! CATASTROFE DEL VUOTO ELETTRODEBOLE
ANDREA MASSARIA / ALESSANDRO SERAVALLE
Andrea ‘Anton Klang’ Massaria _ chitarra elettrica _ effetti
Alessandro ‘Karlheinz Lärm’ Seravalle _ live electronics _ campionamenti
Registrato da Vincenzo De Leo presso lo studio di registrazione Crossroad di Cologno Monzese il 12 Agosto 2023; montaggio a cura di Andrea Massaria e Alessandro Seravalle presso studio Anon, Cervignano del Friuli.
Dalle note di copertina: Il duo composto dal chitarrista Andrea Massaria (qui con il soprannome Anton Klang in onore di Anton Webern con Klang che è suono in lingua tedesca) e dal musicista elettronico Alessandro Seravalle (qui con il soprannome Karlheinz Lärm in onore di Karlheinz Stockhausen con Lärm che è rumore in lingua tedesca) si colloca, sulla base di un interplay quasi telepatico e sul rifiuto più stringente possibile di ogni clichè, nell’area d’intersezione tra le esperienze più radicali del jazz d’avanguardia e gli esiti della ricerca timbrica pura delle propaggini maggiormente avanzate della musica elettronica. Klang! presenta un duplice obiettivo: prefigurare ipotetiche traiettori e espressive agendo su quella linea di confine e, al contempo, stimolare sguardi inediti sul mondo. Klang! sostiene che l’arte non può essere mero elemento decorativo ma che deve invece condurre ad aperture verso il possibile. L’opera d’arte deve quindi porsi come agente di cambiamento dal momento che essa è vera esperienza, come suggerito da Hans-Georg Gadamer, in caso contrario essa è costretta ad arrendersi a una dimensione di irrilevanza. «L’arte è un fare che mentre fa inventa il modo di fare» (Luigi Pareyson).
"(...) L’arte ha un confine? Ci sono persone che sostengono di si e altre il contrario, qui il discorso diventa prettamente soggettivo. Dove si sconfina quando la norma non è più rispettata? E’ un limbo sonoro che addetti ai lavori generalmente etichettano con il logo “Avanguardia”, o “Sperimentale”. Quando il fastidio fa capolino o siamo al cospetto di un qualcosa che non capiamo, allora si tende a non definire quel suono “arte”, magari lo si evita dopo alcuni istanti d’ascolto. Male, molto male, perché il suono qualunque esso sia, è comunicazione, la creazione dello stesso da parte di uno o più individui, si fonde in simbiosi con il concetto che si vorrebbe far passare, in definitiva uno stato d’animo o un messaggio da condividere. Porto un esempio molto semplificato, la parola “casa” la possiamo esporre in diverse lingue, quindi in fonetiche differenti, ma sempre casa rimane. Il linguaggio cambia, ma non il significato.
La musica dunque è linguaggio, e bene lo sa il duo che compone il progetto Klang! ossia il chitarrista Andrea Massaria (qui con il soprannome Anton Klang in onore di Anton Webern con Klang che è “suono” in lingua tedesca) e il compositore elettronico Alessandro Seravalle (qui con il soprannome Karlheinz Lärm in onore di Karlheinz Stockhausen con Lärm che è “rumore” in lingua tedesca). Conosco molto bene i numerosi progetti di Seravalle dai tempi dei geniali Garden Wall, che a tal proposito consiglio di rispolverare, e mai ho accostato il suo nome al termine “scontato”, perché dove c’è lui c’è ricerca. Garantito.
In questo nuovo album ciò che mi colpisce immediatamente è la copertina che richiama vistosamente i prodotti della Deutsche Grammophone, musica impegnata, quindi per me il messaggio è recepito. Jazz d’avanguardia e ricerca timbrica sono due degli ingredienti che vanno a comporre “Catastrofe Del Vuoto Elettrodebole”, formato da sette brani di lunga durata, aggirandosi attorno alla media dei sette minuti l’uno.
Tornando al concetto di arte, il duo così si esprime al riguardo: “L’arte non può essere mero elemento decorativo, ma deve condurre ad aperture verso il possibile. L’opera d’arte deve quindi porsi come agente di cambiamento dal momento che essa è «vera esperienza», come suggerito da Hans-Georg Gadamer, in caso contrario essa è costretta ad arrendersi a una dimensione di irrilevanza.”.
“Fluttuazioni Quantistiche” è il pezzo più lungo dell’album con i suoi nove minuti abbondanti. Arpeggi brevi si perdono nello spazio attraverso echi dove il numero delle pause gioca un ruolo fondamentale. Frequenze grevi si contrappongono a quelle alte della chitarra, formando un connubio inquietante e profondo. Durante l’ascolto si ha la sensazione di cadere lentamente nel vuoto sino al sopraggiungere di sibili perforanti che in stile Area anni ’70, tendono a destabilizzare l’ambiente creato.
Molto spesso la chitarra elettrica espone sonorità prossime alla rumoristica, come accade in “Inflazione Cosmica”, qui lo strumento sembra voler parlare, non suonare. Come ho avuto modo di dire, è un linguaggio. Klang! Realizza un disco che non serve documentare passo dopo passo, perché in realtà qui si sconfina nel personale, ognuno lo può vivere in maniera differente secondo la propria coscienza.
Può questa chiamarsi musica? Le armonie non fanno breccia nelle composizioni, qui il messaggio è elargito esclusivamente dal suono e questo lascia libero arbitrio alla fantasia di chi ascolta.
«L’arte è un fare che mentre fa inventa il modo di fare». (Luigi Pareyson)." Massimo Salari, Nonsoloprog, 2024.
"(...) Un viaggio sonoro nell’avanguardia musicale. "Klang! Catastrofe del vuoto elettrodebole" costituisce un’opera audace e complessa che sfida i paradigmi convenzionali della musica contemporanea. L’album, frutto della collaborazione tra Andrea Auton Klang Massaria e Alessandro Karlheinz Larm Seravalle, si distingue per una fusione sofisticata di elettronica sperimentale, rumori astratti e manipolazioni sonore, trasportando l’ascoltatore in un viaggio enigmatico attraverso le frontiere dell’avanguardia sonora.
Fin dalle prime note, emerge un’aura di tensione e enigma che permea l’intero lavoro. Le composizioni si distinguono per la loro profondità strutturale e la ricchezza di dettagli intricati, offrendo un’esperienza di ascolto che incanta e stimola la mente. La trama musicale si dipana con una logica imprevedibile, deviando spesso dalle convenzioni e trascinando l’uditorio in territori sonori inesplorati.
La maestria tecnica di Auton Klang Massaria e Karlheinz Larm Seravalle è tangibile in ogni traccia, con una variegata gamma di tecniche di produzione e manipolazione sonora che conferiscono profondità e complessità al tessuto musicale. Le loro abilità nel plasmare il suono si rivelano straordinarie, creando atmosfere che oscillano tra l’inquietudine e la suggestione.
“Klang! Catastrofe del vuoto elettrodebole” si erge come un’opera d’arte sonora che sfida i canoni convenzionali della musica contemporanea, esplorando i confini tra ordine e caos, luce e oscurità. È un’esperienza che lascia un’impronta indelebile sull’ascoltatore, incitando una riflessione profonda sulle possibilità espressive della musica elettronica. Per coloro che cercano un’immersione intellettualmente stimolante nel mondo dell’arte sonora, questo album rappresenta una tappa imperdibile nel percorso dell’esplorazione musicale." Maurizio Galli, Musicalmind, 2024.
"(...) Klang! is the duo of Andrea Massaria on electric guitar and effects and Alessandro Seravalle on samples and live interactive electronics. The two are inspired by the music and composers of the semi-mythical Darmstadt school, as hinted at by the nicknames they’ve taken in honor of two of the main figures associated with Darmstadt: “Anton Klang,” Massaria’s homage to Anton Webern, and “Karlheinz Lärm,” Seravalle’s acknowledgment of Karlheinz Stockhausen. The album cover even mimics the trademark yellow logo of Deutsche Grammophon, the label that released a number of albums of Darmstadt-associated music. Both Massaria’s and Seravalle’s aliases incorporate German words for “noise,” and noise, in the form of abstract electronic sounds and timbral distortions of electric guitar, are very much on the agenda on Catastrofe del vuoto elettrodebole.
Although Massaria and Seravalle pay homage in their own way to the music of 1950s Darmstadt, their sound is completely contemporary. Perhaps a bit of Webern is detectable in the pointillistic single notes and chords Massaria provides on Fluttuazione quantistiche, as may be an allusion to Stockhausen’s early tape experiments with the recorded voice on the title track. Throughout the album the sound of Massaria’s guitar comes through at times as itself, and at other times distorted and almost made unrecognizable through granulation and other electronic manipulations. Seravalle adds a well-integrated layer of electronic abstraction to complete the effect of this highly atmospheric release." Daniel Barbiero, Avant Music News, 2024.
01 _ Fluttuazioni quantistiche 9:26
02 _ Inflazione cosmica 8:53
03 _ Energia zero 7:59
04 _ Variazioni sul vuoto 7:10
05 _ Massa-Energia 5:16
06 _ Spazio-Tempo 7:34
07 _ Catastrofe del vuoto elettrodebole 6:25
(C) + (P) 2024
Andrea ‘Anton Klang’ Massaria _ electric guitar _ effects pedalboard
Alessandro ‘Karlheinz Lärm’ Seravalle _ live electronics _ samples
Recorded by Vincenzo De Leo at Crossroad recording studio in Cologno Monzese on August the 12th 2023; editing by Andrea Massaria and Alessandro Seravalle at Anon studio, Cervignano del Friuli.
From the liner notes: the duo consisting of guitarist Andrea Massaria (by the nickname of Anton Klang in honor of Anton Webern, with Klang meaning sound in german) and electronic musician Alessandro Seravalle (by the nickname of Karlheinz Lärm in honor of Karlheinz Stockhausen, with Lärm meaning noise in German) on the basis of a quasi-telephatic interplay and the as strict as possible refusal of every clichè places itself in the area of intersection between the most radical experiences of jazz avantgarde and the pure research into timbre of the most interesting electronic music results. Klang! has a twofold objective: prefiguring conceivable expressive trajectories by acting on that borderline and, at the same time, stimulating fresh looks on the world. Klang! claims that art is not a mere decorative element but it should lead to openings towards the possible. The work of art should be an agent of change given that it’s a true experience, as suggested for instance by Hans-Georg Gadamer, otherwise the work of art itself must surrender to irrelevance. «Art is a doing which while it is doing invents the way of doing» (Luigi Pareyson).
"(...) Klang! is the duo of Andrea Massaria on electric guitar and effects and Alessandro Seravalle on samples and live interactive electronics. The two are inspired by the music and composers of the semi-mythical Darmstadt school, as hinted at by the nicknames they’ve taken in honor of two of the main figures associated with Darmstadt: “Anton Klang,” Massaria’s homage to Anton Webern, and “Karlheinz Lärm,” Seravalle’s acknowledgment of Karlheinz Stockhausen. The album cover even mimics the trademark yellow logo of Deutsche Grammophon, the label that released a number of albums of Darmstadt-associated music. Both Massaria’s and Seravalle’s aliases incorporate German words for “noise,” and noise, in the form of abstract electronic sounds and timbral distortions of electric guitar, are very much on the agenda on Catastrofe del vuoto elettrodebole.
Although Massaria and Seravalle pay homage in their own way to the music of 1950s Darmstadt, their sound is completely contemporary. Perhaps a bit of Webern is detectable in the pointillistic single notes and chords Massaria provides on Fluttuazione quantistiche, as may be an allusion to Stockhausen’s early tape experiments with the recorded voice on the title track. Throughout the album the sound of Massaria’s guitar comes through at times as itself, and at other times distorted and almost made unrecognizable through granulation and other electronic manipulations. Seravalle adds a well-integrated layer of electronic abstraction to complete the effect of this highly atmospheric release." Daniel Barbiero, Avant Music News, 2024.
"(...) L’arte ha un confine? Ci sono persone che sostengono di si e altre il contrario, qui il discorso diventa prettamente soggettivo. Dove si sconfina quando la norma non è più rispettata? E’ un limbo sonoro che addetti ai lavori generalmente etichettano con il logo “Avanguardia”, o “Sperimentale”. Quando il fastidio fa capolino o siamo al cospetto di un qualcosa che non capiamo, allora si tende a non definire quel suono “arte”, magari lo si evita dopo alcuni istanti d’ascolto. Male, molto male, perché il suono qualunque esso sia, è comunicazione, la creazione dello stesso da parte di uno o più individui, si fonde in simbiosi con il concetto che si vorrebbe far passare, in definitiva uno stato d’animo o un messaggio da condividere. Porto un esempio molto semplificato, la parola “casa” la possiamo esporre in diverse lingue, quindi in fonetiche differenti, ma sempre casa rimane. Il linguaggio cambia, ma non il significato.
La musica dunque è linguaggio, e bene lo sa il duo che compone il progetto Klang! ossia il chitarrista Andrea Massaria (qui con il soprannome Anton Klang in onore di Anton Webern con Klang che è “suono” in lingua tedesca) e il compositore elettronico Alessandro Seravalle (qui con il soprannome Karlheinz Lärm in onore di Karlheinz Stockhausen con Lärm che è “rumore” in lingua tedesca). Conosco molto bene i numerosi progetti di Seravalle dai tempi dei geniali Garden Wall, che a tal proposito consiglio di rispolverare, e mai ho accostato il suo nome al termine “scontato”, perché dove c’è lui c’è ricerca. Garantito.
In questo nuovo album ciò che mi colpisce immediatamente è la copertina che richiama vistosamente i prodotti della Deutsche Grammophone, musica impegnata, quindi per me il messaggio è recepito. Jazz d’avanguardia e ricerca timbrica sono due degli ingredienti che vanno a comporre “Catastrofe Del Vuoto Elettrodebole”, formato da sette brani di lunga durata, aggirandosi attorno alla media dei sette minuti l’uno.
Tornando al concetto di arte, il duo così si esprime al riguardo: “L’arte non può essere mero elemento decorativo, ma deve condurre ad aperture verso il possibile. L’opera d’arte deve quindi porsi come agente di cambiamento dal momento che essa è «vera esperienza», come suggerito da Hans-Georg Gadamer, in caso contrario essa è costretta ad arrendersi a una dimensione di irrilevanza.”.
“Fluttuazioni Quantistiche” è il pezzo più lungo dell’album con i suoi nove minuti abbondanti. Arpeggi brevi si perdono nello spazio attraverso echi dove il numero delle pause gioca un ruolo fondamentale. Frequenze grevi si contrappongono a quelle alte della chitarra, formando un connubio inquietante e profondo. Durante l’ascolto si ha la sensazione di cadere lentamente nel vuoto sino al sopraggiungere di sibili perforanti che in stile Area anni ’70, tendono a destabilizzare l’ambiente creato.
Molto spesso la chitarra elettrica espone sonorità prossime alla rumoristica, come accade in “Inflazione Cosmica”, qui lo strumento sembra voler parlare, non suonare. Come ho avuto modo di dire, è un linguaggio. Klang! Realizza un disco che non serve documentare passo dopo passo, perché in realtà qui si sconfina nel personale, ognuno lo può vivere in maniera differente secondo la propria coscienza.
Può questa chiamarsi musica? Le armonie non fanno breccia nelle composizioni, qui il messaggio è elargito esclusivamente dal suono e questo lascia libero arbitrio alla fantasia di chi ascolta.
«L’arte è un fare che mentre fa inventa il modo di fare». (Luigi Pareyson)." Massimo Salari, Nonsoloprog, 2024.
"(...) Un viaggio sonoro nell’avanguardia musicale. "Klang! Catastrofe del vuoto elettrodebole" costituisce un’opera audace e complessa che sfida i paradigmi convenzionali della musica contemporanea. L’album, frutto della collaborazione tra Andrea Auton Klang Massaria e Alessandro Karlheinz Larm Seravalle, si distingue per una fusione sofisticata di elettronica sperimentale, rumori astratti e manipolazioni sonore, trasportando l’ascoltatore in un viaggio enigmatico attraverso le frontiere dell’avanguardia sonora.
Fin dalle prime note, emerge un’aura di tensione e enigma che permea l’intero lavoro. Le composizioni si distinguono per la loro profondità strutturale e la ricchezza di dettagli intricati, offrendo un’esperienza di ascolto che incanta e stimola la mente. La trama musicale si dipana con una logica imprevedibile, deviando spesso dalle convenzioni e trascinando l’uditorio in territori sonori inesplorati.
La maestria tecnica di Auton Klang Massaria e Karlheinz Larm Seravalle è tangibile in ogni traccia, con una variegata gamma di tecniche di produzione e manipolazione sonora che conferiscono profondità e complessità al tessuto musicale. Le loro abilità nel plasmare il suono si rivelano straordinarie, creando atmosfere che oscillano tra l’inquietudine e la suggestione.
“Klang! Catastrofe del vuoto elettrodebole” si erge come un’opera d’arte sonora che sfida i canoni convenzionali della musica contemporanea, esplorando i confini tra ordine e caos, luce e oscurità. È un’esperienza che lascia un’impronta indelebile sull’ascoltatore, incitando una riflessione profonda sulle possibilità espressive della musica elettronica. Per coloro che cercano un’immersione intellettualmente stimolante nel mondo dell’arte sonora, questo album rappresenta una tappa imperdibile nel percorso dell’esplorazione musicale." Maurizio Galli, Musicalmind, 2024.
01 _ Fluttuazioni quantistiche 9:26
02 _ Inflazione cosmica 8:53
03 _ Energia zero 7:59
04 _ Variazioni sul vuoto 7:10
05 _ Massa-Energia 5:16
06 _ Spazio-Tempo 7:34
07 _ Catastrofe del vuoto elettrodebole 6:25
(C) + (P) 2024