QUADRI
LUCA PEDEFERRI
CD digisleeve 6 pagine
Luca Pedeferri _ pianoforte
La musica di questo album solista di Luca Pedeferri è liberamente ispirata a "Pictures at an Exhibiton" del compositore russo Modest Petrovič Musorgskij (1839-1881). Registrato dal vivo allo Spazio Pontano di Milano il 14 dicembre 2023 da Franco Parravicini. Mixato è masterizzato da Stefano Fumagalli presso HD studio di Lecco. Progetto grafico di Marco Menaballi, come per tutti gli album di Pedeferri per questa etichetta.
Una nota: in questo periodo di follia bellica, nel nostro paese e non solo, c’è la sgradevole tendenza a proibire e censurare incontri culturali che abbiano a che fare con la cultura russa: qui ci dissociamo con fermezza da questa deriva. A noi interesserà sempre la testimonianza della creatività e dell'immaginazione degli esseri umani per altri esseri umani, di ogni luogo e tempo.
"(...) Ritorna su Setola anche dopo i suoi lavori con il Contemporary Project, lavori che esploravano la musica classica e contemporanea secondo un’ottica improvvisativa. Stavolta il ritorno è, un CD che raccoglie un live allo Spazio Pontano di Milano nel dicembre del 2023, chiaramente ispirato al Pictures at an Exhibition di Mussorgsky. La storia di questo pezzo per pianoforte del 1874 forse la conoscete già: Mussorgsky partecipò alla collezione d’arte di Viktor Hartmann all’Accademia delle Belle Arti di S. Pietroburgo dopo la morte prematura di quest’ultimo e stimolato dai quadri di Hartmann decise di comporre musica che si relazionasse agli argomenti dei dipinti; questi trattavano di luoghi e persone che Hartmann aveva visto nei suoi viaggi in Francia, Italia, Polonia e naturalmente in Russia, quando Kiev ne faceva ancora parte. Il clima della musica è chiaramente tonale ma è ben costruito. Pedeferri utilizza altro metodo di interpretazione che potremmo chiamare deduttivo: raccoglie le essenze del Pictures at an Exhibition di Mussorgsky, con accenti dell’opera del russo ma ne intravede uno sviluppo moderno, un’operazione per certi versi simile a quanto Keith Jarrett fece nelle sue riproposizioni di standard, dedicandosi ad un virtuoso modello di ricopertura del classico.
La Promenade è totalmente differente, non ci sono le famose note di pianoforte del brano di Mussorgsky ma l’evidenza è verso qualche nota solitaria, qualche accordo ben sistemato e dei cluster; The Gnome (che diventa Gnomus) è accennata ma Pedeferri va per la sua strada, articolandola come in un labirinto e facendogli perdere la sua originale linea melodica; nettamente trasformata è la struttura di The Old Castle (Il Vecchio Castello), con Pedeferri diventa luci e ombre, improvvisi grappoli di note su alcune zone della tastiera, una melodia che si insinua negli sviluppi di una trasposizione contemporanea con tanto di carillon finale; Tuileries vive su un arpeggio di poche note, Bydlo è rallentata e dilatata temporalmente con un lavoro di preparazione sul piano che coinvolge la parte interna dello strumento (tocchi delicati e punteggiature) e acquista profondità grazie al pedale di risonanza; Schmuyle ha tutta l’aria di un’interpretazione jarrettiana; Limoges, Il Mercato porta con sé certamente la preparazione di un tasto; Baba Jaga segue un’altra struttura ritmica mentre La Grande Porta Di Kiev confronta ciò che resta degli accordi di Mussorgsky con un arpeggio sognante.
La Setola fa bene a ricordare -nella scheda informativa che accompagna il CD di Pedeferri- che la cultura russa è parte integrante della storia della cultura europea. Non sarà certo una guerra a cancellarla." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2024.
01 _ Promenade
02 _ Gnomus
03 _ Il vecchio castello
04 _ Tuileries
05 _ Bydlo
06 _ Balletto dei pulcini
07 _ Schmuyle
08 _ Limoges, il mercato
09 _ Baba Yaga
10 _ La grande porta di Kiev
(C) + (P) 2024
CD digisleeve 6 pages
Luca Pedeferri _ piano
The music of this solo album by Luca Pedeferri is freely inspired by "Pictures at an Exhibiton" by Russian composer Modest Petrovič Mussorgskij (1839-1881). Recorded live at Spazio Pontano in Milan on 14 December 2023 by Franco Parravicini. Mix and mastering by Stefano Fumagalli at the HD studio in Lecco. Graphic design by Marco Menaballi, as for all Pedeferri's albums for this label.
A note: in this period of war madness, in our country and beyond, there is an unpleasant tendency to prohibit and censor cultural meetings that have to do with Russian culture: here we firmly dissociate ourselves from this drift. We will always be interested in the testimony of the creativity and imagination of human beings for other human beings, of every place and time.
"(...) Ritorna su Setola anche dopo i suoi lavori con il Contemporary Project, lavori che esploravano la musica classica e contemporanea secondo un’ottica improvvisativa. Stavolta il ritorno è, un CD che raccoglie un live allo Spazio Pontano di Milano nel dicembre del 2023, chiaramente ispirato al Pictures at an Exhibition di Mussorgsky. La storia di questo pezzo per pianoforte del 1874 forse la conoscete già: Mussorgsky partecipò alla collezione d’arte di Viktor Hartmann all’Accademia delle Belle Arti di S. Pietroburgo dopo la morte prematura di quest’ultimo e stimolato dai quadri di Hartmann decise di comporre musica che si relazionasse agli argomenti dei dipinti; questi trattavano di luoghi e persone che Hartmann aveva visto nei suoi viaggi in Francia, Italia, Polonia e naturalmente in Russia, quando Kiev ne faceva ancora parte. Il clima della musica è chiaramente tonale ma è ben costruito. Pedeferri utilizza altro metodo di interpretazione che potremmo chiamare deduttivo: raccoglie le essenze del Pictures at an Exhibition di Mussorgsky, con accenti dell’opera del russo ma ne intravede uno sviluppo moderno, un’operazione per certi versi simile a quanto Keith Jarrett fece nelle sue riproposizioni di standard, dedicandosi ad un virtuoso modello di ricopertura del classico.
La Promenade è totalmente differente, non ci sono le famose note di pianoforte del brano di Mussorgsky ma l’evidenza è verso qualche nota solitaria, qualche accordo ben sistemato e dei cluster; The Gnome (che diventa Gnomus) è accennata ma Pedeferri va per la sua strada, articolandola come in un labirinto e facendogli perdere la sua originale linea melodica; nettamente trasformata è la struttura di The Old Castle (Il Vecchio Castello), con Pedeferri diventa luci e ombre, improvvisi grappoli di note su alcune zone della tastiera, una melodia che si insinua negli sviluppi di una trasposizione contemporanea con tanto di carillon finale; Tuileries vive su un arpeggio di poche note, Bydlo è rallentata e dilatata temporalmente con un lavoro di preparazione sul piano che coinvolge la parte interna dello strumento (tocchi delicati e punteggiature) e acquista profondità grazie al pedale di risonanza; Schmuyle ha tutta l’aria di un’interpretazione jarrettiana; Limoges, Il Mercato porta con sé certamente la preparazione di un tasto; Baba Jaga segue un’altra struttura ritmica mentre La Grande Porta Di Kiev confronta ciò che resta degli accordi di Mussorgsky con un arpeggio sognante.
La Setola fa bene a ricordare -nella scheda informativa che accompagna il CD di Pedeferri- che la cultura russa è parte integrante della storia della cultura europea. Non sarà certo una guerra a cancellarla." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2024.
01 _ Promenade
02 _ Gnomus
03 _ Il vecchio castello
04 _ Tuileries
05 _ Bydlo
06 _ Balletto dei pulcini
07 _ Schmuyle
08 _ Limoges, il mercato
09 _ Baba Yaga
10 _ La grande porta di Kiev
(C) + (P) 2024