HP4 + ZC
HOCUS POCUS 4 + FRANCO DEGRASSI (Gianni Lenoci, Vittorio Gallo, Pasquale Gadaleta, Giacomo Mongelli, Franco Degrassi)
CD digipack 6 pagine
Gianni Lenoci _ pianoforte _ flauto dolce
Vittorio Gallo _ sax
Pasquale Gadaleta _ contrabbasso
Giacomo Mongelli _ batteria
Franco Degrassi _ live electronics
Il quartetto Hocus Pocus, HP4, è stato fondato da Gianni Lenoci nei primi anni duemila. Concepito come laboratorio permanente aperto, pronto ad ospitare sempre altri musicisti, danzatori, poeti, pittori, nel suo percorso ha affrontato repertori differenti incontrando artisti di fama internazionale quali Steve Potts, Irene Aebi, Taylor Ho Bynum, Tiziana Ghiglioni, David Murray, John Tchicai e molti altri. In quest’ultimo lavoro HP4+ZC, realizzato nel 2018-19 presso lo studio monopolitano di Lenoci, il quartetto ha ospitato, in una serie di incontri pomeridiani, Franco Degrassi che ha “allargato” il sound del gruppo alle live electronics. La registrazione ha preso forma nel marzo del 2019 presso lo studio Waveahead di Monopoli. Le tracce, finalizzate dallo stesso Lenoci, sono rimaste inedite a causa della sua prematura scomparsa nel settembre dello stesso anno.
"(...) Una delle creazioni di fu quella dell’aggregato variabile dell’Hocus Pocus. Considerato come un laboratorio sperimentale, in quell’aggregato sono transitati tanti musicisti e artisti che hanno condiviso l’idea di Lenoci di creare musica libera al di fuori degli schemi, alcuni di essi sperimentando il laboratorio in modo continuativo. Lo fecero certamente i musicisti del posto, legatissimi a Gianni non solo per una confluenza di pensiero. Una testimonianza ulteriore arriva postuma alla scomparsa del pianista di Monopoli grazie al CD, due lunghe improvvisazioni registrate tra il 2018 e il 2019 nello studio di registrazione abituale di Lenoci a Monopoli (il Waveahead): il quartetto è composto dai suoi fedelissimi Pasquale Gadaleta al contrabbasso, Vittorio Gallo al sax, Giacomo Mongelli alla batteria, con l’aggiunta di Franco Degrassi al live electronics. Le due suites incluse nel CD sono di una bellezza incredibile, con Gianni e tutti i musicisti particolarmente ispirati nei loro interventi: Gianni è un fiume in piena, tante idee in successione, mani sulla tastiera e dentro gli interni del piano, ricerca di suoni non usuali, tonfi e lacci, scampoli brevissimi di jazz angolare e invitanti dilatazioni armoniche che responsabilizzano l’atto creativo; attorno a lui, perfettamente in linea con gli umori il sassofono ombre e impulsi di Gallo, la psicosi interattiva del contrabbasso di Gadaleta e l’ineccepibile lavoro di Mongelli, su controtempi e varianti dinamiche. Degrassi, poi, meriterebbe un discorso a parte, impegnato a frapporsi secondo un piano che è quasi ‘azzardo’: la sua è un’elaborazione elettronica che trae spunto da frammenti digitali di opere del repertorio contemporaneo, in cui è stata sua accortezza trovare dei doppi virtuali degli strumenti reali usati dal quartetto (piano, sax, contrabbasso e percussioni); in tal modo emerge la materia acusmatica, avventurosa, non imitativa, seduttiva, a volte idiosincratica, calamitata ad una visione del fare elettronica condivisa con Lenoci (nelle mie conversazioni con Gianni emergeva la grande stima nutrita per Degrassi).
HP4+ZC impone all’ascoltatore una magnifica sessione di musica, avveduta sotto il punto di vista musicale e la sua organizzazione spazio-temporale. Sono operazioni che restano, lampi di genio che delineano una riflessione amara offrendo purtroppo il rimpianto della perdita di un musicista eccellente il cui ruolo oggi non trova successori nel polo pugliese." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2024.
01 _ Take One 44:09
02 _ Take Two 23:33
(C) + (P) 2024
CD digipack 6 pages
Gianni Lenoci _ piano _ recorder
Vittorio Gallo _ sax
Pasquale Gadaleta _ double bass
Giacomo Mongelli _ drums
Franco Degrassi _ live electronics
The Hocus Pocus quartet, HP4, was founded by Gianni Lenoci in the early 2000s. Conceived as a permanent open laboratory, always ready to host other musicians, dancers, poets, painters, in its path it has tackled different repertoires, meeting internationally renowned artists such as Steve Potts, Irene Aebi, Taylor Ho Bynum, Tiziana Ghiglioni, David Murray, John Tchicai and many others. In this latest work HP4+ZC, created in 2018-19 at the studio of Lenoci, the quartet hosted, in a series of afternoon meetings, Franco Degrassi who "expanded" the group's sound to live electronics. The recording took shape in March 2019 at the Waveahead studio in Monopoli. The tracks, finalized by Lenoci himself, remained unreleased due to his premature death in September of the same year.
"(...) Una delle creazioni di fu quella dell’aggregato variabile dell’Hocus Pocus. Considerato come un laboratorio sperimentale, in quell’aggregato sono transitati tanti musicisti e artisti che hanno condiviso l’idea di Lenoci di creare musica libera al di fuori degli schemi, alcuni di essi sperimentando il laboratorio in modo continuativo. Lo fecero certamente i musicisti del posto, legatissimi a Gianni non solo per una confluenza di pensiero. Una testimonianza ulteriore arriva postuma alla scomparsa del pianista di Monopoli grazie al CD, due lunghe improvvisazioni registrate tra il 2018 e il 2019 nello studio di registrazione abituale di Lenoci a Monopoli (il Waveahead): il quartetto è composto dai suoi fedelissimi Pasquale Gadaleta al contrabbasso, Vittorio Gallo al sax, Giacomo Mongelli alla batteria, con l’aggiunta di Franco Degrassi al live electronics. Le due suites incluse nel CD sono di una bellezza incredibile, con Gianni e tutti i musicisti particolarmente ispirati nei loro interventi: Gianni è un fiume in piena, tante idee in successione, mani sulla tastiera e dentro gli interni del piano, ricerca di suoni non usuali, tonfi e lacci, scampoli brevissimi di jazz angolare e invitanti dilatazioni armoniche che responsabilizzano l’atto creativo; attorno a lui, perfettamente in linea con gli umori il sassofono ombre e impulsi di Gallo, la psicosi interattiva del contrabbasso di Gadaleta e l’ineccepibile lavoro di Mongelli, su controtempi e varianti dinamiche. Degrassi, poi, meriterebbe un discorso a parte, impegnato a frapporsi secondo un piano che è quasi ‘azzardo’: la sua è un’elaborazione elettronica che trae spunto da frammenti digitali di opere del repertorio contemporaneo, in cui è stata sua accortezza trovare dei doppi virtuali degli strumenti reali usati dal quartetto (piano, sax, contrabbasso e percussioni); in tal modo emerge la materia acusmatica, avventurosa, non imitativa, seduttiva, a volte idiosincratica, calamitata ad una visione del fare elettronica condivisa con Lenoci (nelle mie conversazioni con Gianni emergeva la grande stima nutrita per Degrassi).
HP4+ZC impone all’ascoltatore una magnifica sessione di musica, avveduta sotto il punto di vista musicale e la sua organizzazione spazio-temporale. Sono operazioni che restano, lampi di genio che delineano una riflessione amara offrendo purtroppo il rimpianto della perdita di un musicista eccellente il cui ruolo oggi non trova successori nel polo pugliese." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2024.
01 _ Take One 44:09
02 _ Take Two 23:33
(C) + (P) 2024